Indagine sulla Didattica a Distanza (DaD)
L'indagine AlmaDiploma, in collaborazione con AlmaLaurea, racconta timori, sentimenti, giudizi degli studenti in merito alla DaD, ai suoi effetti, all’efficacia degli insegnanti e alle aspettative per il futuro.
A fronte dell’emergenza sanitaria di Covid-19 le scuole si sono trovate obbligate a sostituire la didattica tradizionale in aula con la didattica a distanza (DaD).
AlmaDiploma, con la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e degli Istituti associati attivi nell’a.s. 2019/20, ha condotto una rilevazione ad hoc via web (CAWI-Computer Assisted Web Interviewing) per comprendere meglio l’esperienza di didattica a distanza vissuta dagli studenti delle classi quarte e quinte.
L’indagine, avviata durante le ultime settimane dell’a.s. 2019/20 a partire dal 29 maggio 2020, ha dato voce agli studenti di 246 Istituti scolastici italiani per un totale di 73.286 alunni coinvolti delle classi IV e V di scuole superiori, di cui 23.305 rispondenti per un tasso di compilazione pari al 31,8%.
Dall’indagine emerge un quadro tutto sommato positivo per quanto riguarda la capacità di adattamento e di riorganizzazione, dimostrata sia dalla scuola sia dagli insegnanti nell’affrontare la crisi pandemica e nel garantire la continuità didattica con la modalità a distanza. Tuttavia emergono criticità legate ai limiti dell’apprendimento a distanza e alle relazioni interpersonali, oltre alle preoccupazioni relative al futuro occupazionale.
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