Ricerca AlmaDiploma: emozioni e aspettative di studenti, famiglie e docenti
Con un’indagine ad hoc realizzata in collaborazione con SWG, AlmaDiploma analizza i risvolti emotivi, l’impatto della DAD e le prospettive sulla scuola dopo gli ultimi due anni scolastici25 novembre 2021
AlmaDiploma, all'interno di un più ampio Osservatorio mensile realizzato per Italian Tech, ha collaborato con SWG a un'indagine sui vissuti e i punti di vista di studenti, genitori e insegnanti rispetto agli ultimi due anni scolastici, di ogni ordine e grado. Un periodo segnato dai lockdown a intermittenza e da una didattica riadattata frettolosamente in modalità digitale.
La ricerca offre una fotografia nitida su fragilità e resilienze, valori e opportunità da salvare, ostacoli e limiti da superare. Uno sguardo rivolto alla scuola di domani, perimetro non solo fisico ma soprattutto emotivo dove attività fuori dall’aula, insegnanti aggiornati, lezioni più pratiche e una tecnologia possibile sono le ambizioni (espresse nell’ordine) del 50% degli studenti intervistati. Studenti che, seppur con giudizi nel complesso tiepidi, promuovono la scuola con qualche lacuna e inefficienza. Mentre per le famiglie - preoccupate per i disagi psicologici (79%) generati negli studenti, per la scarsa qualità della formazione e il carattere poco democratico della didattica a distanza (72%) - la DAD è stata definita un’esperienza provante, se non insostenibile, in particolare laddove c’erano figli alle elementari e una carenza di device in casa. Per quasi 3 genitori su 4 la DAD è da non ripetere.
A gran voce tutti chiedono un approccio più pratico. I giovani spingono verso maggiori uscite e viaggi studio, i genitori chiedono più ore in presenza. Il restyling degli edifici, e dunque l’edilizia scolastica, sembra, invece, essere l’unica priorità degli insegnanti. Più attenzione al mondo del lavoro, l’auspicio degli studenti da un lato, dall’altro la scuola che “insegni ad imparare” la speranza dei docenti. Questi ultimi si appellano anche all’adozione di nuovi strumenti di valutazione e metodologie didattiche all’avanguardia. E alla domanda “come immagini l’insegnante del futuro?” la risposta degli studenti è unanime: più innovativo. In particolare più competenti alle elementari, più educatori alle medie e più mentori alle superiori.
Il Presidente dell'associazione AlmaDiploma, il dirigente scolastico prof. Osvaldo Di Cuffa, commenta: «La ricerca di AlmaDiploma sulla DAD evidenzia una serie di criticità che devono indurci a riflettere e a progettare le azioni che le scuole devono attuare per affrontare le esigenze emerse. Sicuramente due sono le direzioni principali su cui è necessario lavorare: supportare l’innovazione tecnologica e la formazione dei docenti da un lato, un approccio didattico più attento alle esigenze degli studenti e al necessario dialogo con gli stessi studenti dall’altro».
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